La sardenaira o pissalandrea o pizza D’Andrea è una specialità della cucina ligure risalente al 1300. La tradizione vuole che sia stata chiamata così in onore del più celebre degli onegliesi, l’ammiraglio Andrea Doria, a quel tempo principale artefice della politica della Repubblica di Genova.

È una focaccia con filetti di acciughe sotto sale dissalati, olive e aglio; successivamente all’importazione in Europa di nuovi alimenti dopo la scoperta dell’America, alla ricetta originale è stato aggiunto il pomodoro.


Ingredienti per 4/6 persone

Per la pasta:

600 gr di farina

30 gr di lievito di birra

1/2 bicchiere di olio extravergine di oliva

sale

acqua

Per il condimento:

2 cipolle

1/2 bicchiere di olio extravergine d’oliva “La Casetta”

1 kg di pomodori maturi

100 gr di sardine

2-3 foglie di basilico

2 spicchi di aglio

una dozzina di olive nere in salamoia

un cucchiaio di capperi

Mettete la farina sulla spianatoia, impastatela con il lievito sciolto in un bicchiere di acqua tiepida, l’olio e il sale. Lavorate bene la pasta con le mani per almeno un quarto d’ora, poi fate una palla, ricopritela con un tovagliolo e lasciatela lievitare al caldo per 2 ore abbondanti. Intanto fate soffriggere a fuoco basso in una casseruola le cipolle affettate con l’olio; appena il soffritto comincerà a prendere colore, unite i pomodori pelati, tagliati a pezzi e privati dei semi. Fate cuocere a fuoco vivo per circa mezz’ora fino a quando l’acqua dei pomodori sarà tutta evaporata. Lavate le sardine, diliscatele, filettatele e tritatele, poi aggiungetele alla salsa di pomodoro, aggiustate di sale e lasciate insaporire per pochi minuti. In una larga teglia una d’olio stendete la pasta dello spessore di circa 1 centimetro, pigiandola con le dita unte di olio. Versate sulla pasta il condimento raffreddato, le foglie di basilico, le olive nere e i capperi, l’aglio tagliato a fettine è un filo d’olio. Passate in forno già caldo a 240 gradi per circa mezz’ora, fino a quando la sardenaira sarà ben dorata e croccante.

IN ABBINAMENTO: “Corallo” – Sciac-trá di Ormeasco.
[Potete trovare la scheda completa nella sezione “About-I nostri vini”].

Credits: @laforchettasullatlante